Estate andiamo, è tempo di vacanze, si lascia la città e si va in terra d’Abruzzo, nelle Terre dei Trabocchi.
Se avete deciso di trascorrere le ferie da queste parti, pensate che bello andare a colpo sicuro, orientarsi grazie ai consigli di un amico fidato, così ecco la guida alle 10 cose da fare e vedere quest’estate nelle Terre dei Trabocchi.
1.Il Castello di Roccascalegna
Proteso su una roccia in posizione dominante sul borgo, il Castello di Roccascalegna è storicamente teatro di grande suggestione. Costruito intorno all’XI–XII secolo, è il risultato della riconversione di un’antica torre longobarda. Intorno al Castello aleggia da sempre una leggenda, quella dello ”Jus Primae Noctis”, tradizione medievale ripristinata nel 1646 dal Barone Corvo De Corvis, secondo la quale ogni novella sposa del Feudo era costretta a passare la prima notte da “maritata” col “signorotto” locale. Un marito particolarmente passionale e geloso tuttavia, avrebbe messo fine a questa prepotente pratica, travestitosi da sposa e presentatosi al cospetto del signorotto, lo avrebbe accoltellato nel letto. Leggenda che nel castello ha lasciato un’impronta “visibile”, almeno a sentire il racconto degli anziani. Sembra che il Barone morente abbia poggiato una mano insanguinata sulla torre d’ingresso, lasciandovi un’impronta. Anche lavandola via, pare che questa ricomparisse sempre. Visitare (e vedere) per credere! Per info: www.castellodiroccascalegna.it.
2.Voglia d(a)mare
Il mare che lambisce le Terre dei Trabocchi sfoggia scenari di incomparabile bellezza, spiagge mozzafiato che digradano dolcemente verso un’acqua limpida e cristallina. Il litorale che va da Ortona a San Salvo è un continuo susseguirsi di spiagge ciottolose, sabbiose, calette nascoste, baie, scogliere e promontori a picco sul mare circoscritti da una florida vegetazione mediterranea. Trovate la spiaggia che vi è più congeniale sulla nostra guida alle spiagge mozzafiato delle Terre dei Trabocchi.
3. Rafting sulle rapide dell’Aventino
Sfidate le rapide del fiume Aventino attraverso uno spaccato paesaggistico dominato da una natura selvaggia e incontaminata. Potrete mettere alla prova il vostro spirito avventuriero con un’escursione in gommone o in kayak, una passeggiata a piedi nel letto e sulle sponde del fiume (acqua trekking) o un’uscita in notturna con il nightrafting.
Per info www.abruzzorafting.com
4.Tour enograstronomico
Rimpinzatevi di specialità enogastronomiche del territorio come se non ci fosse un domani. Da queste parti c’è l’imbarazzo della scelta, e di certo non potrete lasciare le Terre dei Trabocchi senza assaggiare piatti della tradizione del calibro delle pallotte cace e ove, la Ventricina del Vastese, l’agnello sotto il coppo, i carciofi di Cupello, il brodetto di pesce alla Vastese, le paste di casa come la classica chitarra abruzzese, le sagne a pezze o i cavatelli alla pescatrice, e dulcis in fundo i bocconotti di Castel Frentano, i celli ripieni del vastese o la sfogliatella di Lama dei Peligni. E il vino dove lo mettiamo? Fiumi di Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano e Pecorino per innaffiare il tutto e dissetarvi a dovere.
5.La Giostra della Memoria
Considerevole l’offerta culturale nell’ambito museale. Sono da visitare i Musei Civici di Palazzo d’Avalos a Vasto e il Polo Santo Spirito a Lanciano, ma non lasciatevi scappare per nessuna ragione al mondo una capatina alla Giostra della Memoria di San Salvo; Angiolina Balduzzi vi aprirà le porte di un luogo unico, custode della memoria collettiva e del folklore locale, mentre sua figlia Valina vi guiderà attraverso le stanze tematiche, in un labirinto dominato da frammenti di storia e tradizione, come gli strumenti e i manufatti di quella che è la cultura della civiltà contadina (e pastorale) abruzzese, ma anche oggetti legati alla sfera più personale e familiare di Angiolina.
Per info e prenotazioni: 340/2742081 – 0873/342622 – 340/2498154
6.Parco Nazionale della Majella
La Majella è la Montagna Madre, custode di una natura mistica e incontaminata, pervasa da una sacralità monumentale che storicamente ha ispirato la vita eremitica. Paesaggisticamente impervia e selvaggia, è caratterizzata da una flora variegata che può vantare oltre 2100 specie di piante diverse, 1/3 dell’intera flora nazionale, mentre la fauna vede la presenza del camoscio, del capriolo, del cervo, l’aquila reale, l’orso marsicano, il lupo. Il Parco della Majella è uno dei tre Parchi Nazionali d’Abruzzo, il versante che lambisce le Terre dei Trabocchi è quello orientale. Tra i diversi centri visita, segnaliamo il Museo Naturalistico di Fara San Martino, il Centro di visita Maurizio Locati a Lama dei Peligni che ospita un’ampia sezione dedicata al camoscio e il Museo dell’Orso Marsicano di Palena.
Per info www.parcomajella.it
7.Pranzare o cenare su un trabocco
Il trabocco, quella “strana macchina da pesca simile a un ragno colossale” esaltata da Gabriele D’Annunzio nel “Trionfo della Morte”, è l’emblema della terra che si estende sul mare attraverso una sottile passerella di assi flessibili, il simbolo di una spontanea e proficua contaminazione tra cultura contadina e marinara. Questa commistione è replicata anche in cucina, perché sui trabocchi si può persino pranzare e cenare, deliziando il palato con il pescato locale, ma anche con prodotti più “terreni”, come gli ortaggi del territorio a condire il tutto. Date un’occhiata alla nostra guida ai (risto)trabocchi per prenotare una cena.
8.Trekking che passione
Un’infinità di tracciati a guidare il passo intrepido dell’esploratore in un itinerario ideale alla scoperta delle Terre dei Trabocchi.
Suggestivi percorsi costieri avvolti da una piacevole brezza marina, come quello delle Ginestre, una passeggiata che attraversa la Riserva Naturale Punta Aderci o la florida vegetazione della Lecceta di Torino di Sangro, dove nelle vicinanze c’è la possibilità di visitare anche il Cimitero Inglese dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale. Salendo di quota, seguendo i “percorsi dello spirito”, quelli legati a Celestino V, un tracciato che si dirama nel cuore del Parco Nazionale della Majella, nel territorio di Palena, si giunge all’Eremo della Madonna dell’Altare, uno dei luoghi di culto legati al Papa del gran rifiuto.
Un altro itinerario di grande suggestione è quello del Vallone di Santo Spirito a Fara San Martino che dalle Gole sale verso il Monte Amaro, la vetta più alta del Massiccio della Majella. Non manca il trekking urbano, passeggiate storico-culturali nelle splendide città di Vasto e Lanciano.
All’interno del nostro portale dedicato alla vacanza attiva www.leterredeitrabocchi.it/outdoor, trovate tutte le descrizioni dettagliate, i dati tecnici, le mappe e i percorsi gps per ogni singolo sentiero trekking e mountain bike.
9.Picnic
Una buona bottiglia di vino (mi raccomando i calici!), cestino di vimini, tovaglia rigorosamente a quadri e il classico picnic è apparecchiato, mentre per gli amanti della grigliata ci saranno succulenti arrosticini e agnello a gogo. Si, ma dove? Se vi piace in riva al mare, stappatevi una buona bottiglia al tramonto sulla spiaggia, magari a Punta Penna o nei dintorni del romantico promontorio Dannunziano. Verso l’entroterra, a Borrello, la scampagnata perfetta è al cospetto delle Cascate del Verde, le cascate naturali più alte d’Italia.
10.Le Grotte del Cavallone
A Taranta Peligna, splendido borgo alle pendici della Majella orientale, oltre alle caratteristiche sorgenti naturali del Parco “Le Acquevive”, tappa d’obbligo è quella alla Grotta del Cavallone, la grotta naturale più alta d’Europa aperta al pubblico, conosciuta anche con l’appellativo “della figlia di Iorio” perché nel 1904 Francesco Paolo Michetti, per il secondo atto della tragedia pastorale “La figlia di Iorio” di Gabriele d’Annunzio, realizzò la scenografia ispirandosi all’antro d’ingresso della Grotta del Cavallone. Per info www.grottedelcavallone.it
[Crediti | Immagini: trignosinelloturismo.it, Carmelita Cianci, Abruzzo Rafting, Parcomajella.it, Cala Lenta, Nicola De Amicis]
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