Al mare (a fine settembre) con D’Annunzio

VOGLIA D(A)MARE

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La spiaggia sotto al Promontorio Dannunziano

Le previsioni meteo questa settimana indicano bel tempo sulle Terre dei Trabocchi, con temperature che sulla costa sfioreranno i 30 gradi. Allora che fare? Direi che è l’occasione perfetta per fare una capatina al mare, magari l’ultima della stagione. E allora vi consiglio una spiaggia che in pochi conoscono, ma che è una meta imperdibile (specie a fine settembre).

La cornice è quella del Promontorio Dannunziano: un angolo di paradiso, un belvedere con un panorama mozzafiato e una spiaggia di ciottoli con l’acqua limpidissima. E alla spalle l’Eremo Dannunziano, dimora nella quale il Vate visse per un periodo della sua vita insieme a Barbara Leoni, amante dell’occasione.

E’ la spiaggia ideale per una giornata romantica: l’accesso faticoso, l’arenile strettissimo e la presenza del promontorio che fa calare presto l’ombra, rappresentano un disincentivo per molti, lasciando ai pochi che decidono di avventurarsi l’esclusiva di un posto ricco di fascino e suggestione.

La spiaggia si trova nel Comune di San Vito Marina. Vi si accede dal Belvedere tramite un sentiero che si ricollega all’ex tracciato ferroviario.

Il mare cristallino, la costa verde e frastagliata rendono questo questa spiaggia di ciottoli un eremo di pace per amanti del mare.

E quando calerà l’ombra e deciderete di salutare il mare, non vi resta che risalire il sentiero e andare a curiosare laddove Gabriele D’Annunzio scrisse una delle sue opere più note, “Il Trionfo della morte”. Proprio dalla sua casa sul promontorio, infatti, il Vate imparò a conoscere i trabocchi, che descrisse dettagliatamente nell’opera come “antiche macchine da pesca, tutte composte di tavole e di travi, simili a un ragno colossale”.

L’eremo dannunziano

Nell’Eremo D’Annunzio trascorse parte dell’estate nel 1889 in compagnia di Barbara Leoni, sua amante dell’epoca. La casa gli venne consigliata dall’amico pittore Francesco Paolo Michetti per la bellezza dei luoghi.

E la bellezza dei luoghi, a oltre un secolo di distanza, è rimasta (quasi) inalterata. Provare per credere.

[Crediti: VisitAbruzzo, SangroAventinoTurismo, Youtube]

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