Le origini di Villalfonsina sono incerte, alcune fonti affermano che il borgo sia stato fondato nel XVI secolo da Alfonso Caracciolo, principe di San Buono e Barone di Casalbordino, mentre un’altra tesi farebbe risalire il primo insediamento a una colonia di Schiavoni approdata con alcune imbarcazioni di fortuna alla foce del fiume Osento.
Caratteristiche dell’antico borgo sono le case, impreziosite da alcune epigrafi sei-settecentesche e collegate da sottoportici, cortiletti e scalinate esterne, dette ”brancantelli”, veri e propri luoghi di socialità.
Su Piazza Roma si affaccia la Chiesa di Santa Maria della Neve, in stile barocco. Il primo impianto sembra essere precedente al XVII secolo, ma l’edificio subì trasformazioni e rimaneggiamenti nel corso del XVIII secolo.
All’interno, si possono ammirare diversi dipinti e il notevole rivestimento settecentesco.
Villalfonsina è anche, soprattutto, un sito archeologico di grande interesse per il ritrovamento di numerosi reperti in zona Morandici, a circa 500 metri dal centro del paese, oggi esposti al Museo di Chieti e in quello di Vasto.
Gli scavi hanno portato alla luce una necropoli di 24 tombe, i resti di un tempio italico e di un centro abitato con fondi di capanne, a testimonianza dell’insediamento di un’antica tribù frentana.