Erto su un colle, in un territorio noto per le cave di gesso cristallizzato, il borgo di Gissi gode di una posizione strategica tra i torrenti Ferrato e Morgitella.
Il paese vanta origini secolari, tanto che il castello di “Gissum”, crollato nel XVIII secolo, era già menzionato nel “Catalogo dei Baroni” del 1095.
Le abitazioni più antiche, costruite sulla roccia a strapiombo, in parte scavate o completamente ricavate da grotte naturali, conferiscono all’originario nucleo fortificato un aspetto compatto, affinato dalle linee classiche dei maestosi palazzi nobiliari e signorili del XVIII e XIX secolo, sulle cui facciate è possibile ammirare le logge, gli sporti e altre decorazioni in pietra scolpita.
Caratteristica la scalinata che si snoda verso la parte più alta di Gissi, dominata dalla chiesa di Santa Maria Assunta, costruita sulle fondamenta di una preesistente chiesa di campagna del IV-VII secolo d.C..
Realizzata nel 1568, la chiesa fu ampliata e rinnovata nel ‘700. Il nucleo originario era costituito da un’unica aula allungata, mentre la facciata principale, un tempo in pietra, è stata modificata con mattoni rossi intorno agli anni ’50, insieme al portone e ai tre rosoni.
Adiacente alla gradinata laterale, è possibile ammirare il campanile, alto più di 30 metri e risalente al XVIII secolo.
L’interno della Chiesa presenta una navata centrale e due laterali a tre campate, dove sono collocate otto cappelle. Sopra l’ingresso principale, in una cantoria in muratura sorretta da colonne decorate con motivi floreali, spicca un grande organo, un vero gioiello dell’arte barocca.
Altro edificio di culto religioso del borgo abruzzese di Gissi è la Chiesa di San Bernardino, ricostruita in stile moderno nel 1960 davanti alla precedente chiesa risalente al 1850.
Presso l’attuale municipio, invece, è possibile ammirare le restanti mura, le cisterne, i pozzi e i frammenti lapidei di quello che un tempo era il convento di San Francesco d’Assisi (XIII sec.).
[Gli altri borghi delle Terre dei Trabocchi, Abruzzo | Crediti: trignosinelloturismo.it]