Andar per borghi, Archi

ANDAR PER BORGHI

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Archi Adagiato su un colle boscoso tra il torrente Pianello e il fiume Sangro, Archi domina le valli dell’Aventino e del Sangro, una terrazza dalla quale si contempla un panorama mozzafiato che va dalla Majella al mare.
Il paese può vantare origini antichissime, tanto che il primo insediamento, secondo diversi reperti archeologici rinvenuti nell’area circostante (scavi di Fonte Tasca), si attesta intorno al XI-VII secolo a.C.
Il borgo fortificato risale al periodo medievale, il nucleo originario è collocato intorno al 1200, e oggi possiamo ancora ammirare i resti di quella che un tempo era la possente cinta muraria.

Feudo di autorevoli famiglie, tra le quali Carafa, De Secura, Guevara, Crispano, Pignatelli, Cardone e Adimari, Archi ha rappresentato un importante punto strategico, insieme a Roccascalegna e Casoli, perché necessario baluardo difensivo e  barriera d’accesso alla Majella orientale e al Sangro.
Castello A testimoniare la storia medievale è il Castello di proprietà della famiglia Lannutti, contraddistinto da un torrione cordonato del Cinquecento, mentre a raccontarci il fascino del borgo sono i numerosi palazzi che valorizzano il centro storico e i dintorni, tra questi il Palazzo Baronale, che si erge in posizione privilegiata e di controllo sul territorio, Palazzo Cieri, adibito ad abitazione privata, Palazzo Angelucci-Cangiano, Palazzo Lannutti e Palazzo Pomilio.

Borgo di Archi Percorrendo le caratteristiche stradine che si articolano e si spiegano attraverso il centro abitato, incontriamo la Chiesa di Santa Maria dell’Olmo (XVIII sec.), realizzata in conci di pietre lavorate. La facciata è scandita da paraste e il portale sormontato da un timpano curvilineo.  L’interno a croce greca è dominato da un’imponente cupola su pennacchi, mentre le nicchie voltate a botte completano la restante parte dell’edificio. Qui sono conservati un pregiato dipinto quattrocentesco su tavola raffigurante la Madonna dell’Olmo, un crocifisso ligneo dello scultore Gioacchino Pellicciotti di Perano e una tela seicentesca realizzata da Felice Ciccarelli. 

ChiesaMa il paese di Archi, già Città dell’Olio, si distingue anche dal punto di vista paesaggistico, ambientale e naturalistico, come ci testimoniano il laghetto Oasi Vallescura e la vicinanza ad altri due importanti bacini, il lago di Bomba e il Lago di Serranella.

[Crediti: sangroaventinoturismo.itborghiautenticiditalia.org]

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