Terre d(a)mare, la Riserva Naturale di Punta Aderci

VOGLIA D(A)MARE

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Punta Aderci

La Riserva Naturale di Punta Aderci rappresenta uno dei tratti di costa più belli e suggestivi d’Abruzzo: un susseguirsi di spiagge di sabbia e ciottoli, di alte falesie e scogliere,  di paesaggi agricoli e macchia mediterranea, tonalità verdi e blu di un tratto dell’Adriatico che emoziona.

La Riserva si estende dalla spiaggia di Punta Penna, adiacente al Porto di Vasto, alla foce del fiume Sinello.
Il promontorio di Punta Aderci caratterizza l’intera area abbracciando il parco e i sottostanti fondali marini, offrendo una visuale a 360° su tutta la Riserva, in uno scenario al quale fa da sfondo, la sera, il rosso del tramonto che disegna i profili delle montagne dei tre parchi nazionali: la Majella, il Gran Sasso-Laga e i Monti Sibillini.

Riserva di Punta Aderci

Il paesaggio si caratterizza per tratti pianeggianti tagliati da falesie in prossimità della linea di costa, pendii che scendono al mare, sistemi dunali, zone umide come il “laghetto” di Mottagrossa e la piana alluvionale del Sinello.
Lungo le spiagge sabbiose o rocciose, crescono comunità di piante resistenti al salmastro, al calore e al vento secondo una sequenza che, dalla battigia verso l’interno, vede insediarsi prima piante pioniere – come il ravastrello – poi specie della duna mobile – come la gramigna delle spiagge – e infine quelle della duna fissa fino alla comparsa delle piante arbustive e della macchia mediterranea. Fra i cordoni dunali, l’acqua, grazie anche alla presenza di argille, ristagna favorendo lo stabilirsi di fasce di canneto.

Riserva di Punta Aderci

Le dune e l’ambiente fluviale si prestano bene all’osservazione naturalistica e al birdwatching. Qui svernano e sostano molte specie di uccelli come aironi, svassi, sterne, cormorani, il falco di palude e il fratino.
All’interno, verso i pianori coltivati, troviamo la cappellaccia, l’averla capirossa, il luì piccolo e rapaci come l’albanella minore, il gheppio e la poiana.

Punta Aderci è una Riserva da scoprire al passo lento dei nostri piedi, in mountain-bike sul vecchio tracciato ferroviario, in canoa o semplicemente godendo della tranquillità delle spiagge di sassi dei Libertini e della spiaggetta, dove a largo sono facilmente avvistabili i delfini Stenella, e in alcune cavità è possibile ammirare l’Halymenia floresia, l’alga rossa più bella del Mediterraneo.

[Crediti: trignosinelloturismo.com – Foto Carmelita Cianci]

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