Schiavi d’Abruzzo: il fascino del passato e il (buon) gusto del presente

APPUNTI DI GUSTONATURA D'AVVENTURA

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L’area archeologica di Schiavi d’Abruzzo

Schiavi D’Abruzzo, geograficamente l’ultima ‘terra dei Trabocchi’, al confine con il Molise, ha mantenuto nel tempo la sua autenticità e identità incontaminata. La natura, il buon cibo e l’attaccamento alle tracce del passato sono i tratti distintivi di questo borgo, dove il turismo continua a rallegrare, e a volte scombussolare, la tranquilla vita paesana.

Proprio su questi elementi si basa “Archeologia e Gastronomia”, l’evento di scena domenica 26 agosto dalle 16 all’1 a Schiavi d’Abruzzo. Un itinerario naturalistico ed enogastronomico alla scoperta dei templi italici e dell’area archeologica, attraverso percorsi guidati intervallati da degustazioni di prodotti tipici.

L’area sacra e archeologica dei tempi italici (il Tempio Maggiore ed il Tempio Minore) proietta i visitatori nel passato, riportandoli all’età romana. Un altare monumentale, una necropoli ed un altro edificio sacro sono gli elementi di maggior impatto scenico. Si tratta di due templi paralleli, costruiti uno vicino all’altro, ma in periodi diversi e usando una tecnica di costruzione diversa, che si trovano in una radura terrazzata da un lungo muro comprendente la parte occidentale del santuario. Dietro il muro è visibile la torre medievale.

Il fascino del passato si intreccia con le bontà del presente nello spazio dedicato alle degustazioni, con un tuffo tra profumi e sapori dei prodotti tipici locali dell’alto Vastese. Nell’ambito della rassegna sarà infatti possibile partecipare ai laboratori del gusto e scoprire le tante specialità di Schiavi e del territorio circostante.

[Crediti: Trigno Sinello Turismo]

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