Abruzzo Open Day Summer 2018, dalla Costa dei Trabocchi alla Majella: sulle tracce di D’Annunzio

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Gabriele D'AnnunzioTanti sono i luoghi che legano la figura di Gabriele D’Annunzio all’Abruzzo, e in particolare al territorio del Sangro Aventino.
Tra i più celebri, forse il Promontorio Dannunziano a San Vito Chietino, un vero e proprio angolo di paradiso con il suo belvedere dal panorama mozzafiato, la spiaggia sottostante di ciottoli e acqua cristallina e il trabocco del Turchino.
Siamo nelle immediate vicinanze dell’Eremo Dannunziano che, nell’estate del 1889, fu dimora del Vate e della sua amante dell’epoca, Barbara Leoni.

Il Trabocco del Turchino
La casa gli viene consigliata dall’amico pittore Francesco Paolo Michetti, e proprio qui  Gabriele D’Annunzio scrive una delle sue opere più note, “Il Trionfo della morte”.
Da questo promontorio impara a conoscere i trabocchi, che descrive dettagliatamente nell’opera come “antiche macchine da pesca, tutte composte di tavole e di travi, simili a un ragno colossale”.

Lasciando la Costa dei Trabocchi, e inoltrandosi verso l’entroterra, un altro spaccato paesaggistico che influenzò l’opera del Vate, lo ritroviamo nel territorio di Taranta Peligna, alle pendici della Majella.
Acque Vive Taranta Peligna
Luoghi contraddistinti da elementi naturalistici unici, come le sorgenti delle Acque Vive, dove l’acqua sorgiva scaturisce direttamente dalla terra dando vita ad uno spettacolo di incomparabile bellezza. E poi la vicina Grotta del Cavallone, un complesso carsico a 1500 metri di quota nonché la Grotta turistica più alta d’Europa, che ispirò la scenografia della tragedia pastorale “La Figlia di Iorio”, celebre opera del Vate.

Sempre lo scenario della Majella fa da sfondo a un altro luogo caro a D’Annunzio, il Castello di Casoli, che per merito del proprietario don Pasquale Masciantonio, alla fine dell’800, diviene centro di una vivace stagione culturale.

Castello Ducale Casoli
Le sale del castello hanno ospitato personalità come Edoardo Scarfoglio, fondatore del “Mattino” di Napoli, la scrittrice Matilde Serao,  sua moglie e appassionata collaboratrice, i musicisti Francesco Paolo Tosti e Ettore Montanaro, Guglielmo Marconi, Cesare De Titta, il pittore Michetti.

Gabriele D’Annunzio di certo non fa eccezione, anzi all’epoca fu uno degli ospiti più assidui.
A lui don Pasquale aveva riservato una stanza, dove il vate alloggiava e dove amava ‘appuntare’ – sul muro – la sua vita, i suoi pensieri, le sue emozioni.
Ancora oggi quelle scritte sono visibili sulle pareti.

Proprio a D’Annunzio sarà dedicato sabato 23 giugno il percorso guidato dalla Costa dei Trabocchi alla Majella: sulle tracce di D’Annunzio, itinerario che ripercorre i luoghi “vissuti” dal Vate, che furono fonte d’ispirazione per alcune delle sue opere più belle.
Un appuntamento che si inserisce nella programmazione di Abruzzo Open Day Summer 2018, che coinvolge la costa dei trabocchi, con il Promontorio Dannunziano di San Vito Chietino e il versante orientale della Majella, con il Parco Fluviale delle Acque Vive a Taranta Peligna e con il borgo e il Castello di Casoli.

La partecipazione all’itinerario è gratuita.
Sarà data la priorità ai turisti che soggiornano nelle strutture ricettive del territorio.

Sulle tracce di D'Annunzio

Il programma dell’itinerario

Punti di partenza (Autobus Gran Turismo).
Incontro con la guida e presentazioni:

– Ore 14:00 Stazione Storica Sangritana – Piazza Dell’Arciprete, Lanciano.
– Ore 14:30 Piazzale antistante Hotel Levante, Fossacesia Marina.
– Ore 14:50 Piazzale ex Stazione Ferrovia, San Vito Chietino Marina.

Il percorso dedicato al Vate inizia con la visita al Promontorio dannunziano, il promontorio del Trionfo della Morte, in posizione panoramica sulla Costa dei Trabocchi.
Visita al trabocco didattico Punta Tufano di Rinaldo Verì per conoscere la storia e il meccanismo di pesca di un’architettura spontanea e leggera, quasi aerea, ma solida, capace di sopportare il peso della rete da pesca e le forze delle tempeste marine.

Ore 16:30 partenza per Taranta Peligna
Visita al Sacrario della Brigata Majella raggiungibile con un tratto dell’ex Strada Statale 84, meglio conosciuta come Tajate o Terrazzo D’Abruzzo, come amava definirla Gabriele D’Annunzio.
La località si affaccia sull’Alta Valle del fiume Aventino, all’altezza dell’ingresso per la Grotta del Cavallone o della Figlia di Jorio.
Spostamento a Taranta Peligna e passeggiata nel Parco fluviale delle Acque Vive testimone del Distretto Manifatturiero della Lana, il prodotto nobile, oggi di scarto, che un tempo aveva dato vita all’intera filiera della lana.
Breve sosta ai resti della Chiesa di San Biagio, martire protettore degli scardalana, e particolare attenzione al portale in legno intagliato, perfettamente conservato.

Ore 19:20 partenza per Casoli
Visita al Castello Ducale che svetta su tutto l’abitato del centro storico. D’Annunzio, durante i suoi soggiorni in Abruzzo, era ospite di Pasquale Masciantonio, che lui amava chiamare Pascal. Al poeta era riservato un vano del Castello suddiviso in due stanze: lo studio e la stanza da letto, le cui pareti sono coperte da scritte e versi a matita del Vate.

Ore 20:45 Itinerario nei Gusti della Provincia di Chieti
A conclusione del percorso, nei locali del Castello di Casoli, degustazione guidata di una sequenza di eccellenze enogastronomiche della Frentania raccontate dalla Guida del Gusto.
L’esperienza sensoriale che racconta il territorio attraverso i luoghi, i prodotti locali e le tecniche di produzione tradizionali delle numerose aziende agricole.

Ore 22:15 Partenza per il rientro.

Per info: tel. 0872/660348

[Crediti | Immagini: Alessia Ippoliti, Antonino Antrilli, Carmelita Cianci]

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